giovedì 2 agosto 2007

ACQUISTO DI MATERIALE SCOLASTICO PER I BAMBINI DI MARROMEU


PROGETTO CASE

Ecco la famiglia quasi al completo e la casa dove han vissuto prima che una nuova fosse costruita.


Vi presento Alima, madre di Jovencio di 7 anni e Fatu di 4, e sorella di Stelio di 19, Saide di 16 e Manucha di 12.
Il papà li ha abbandonati parecchi anni fa, mentre la mamma prima di morire è riuscita ad ottenere la metà del valore della casa in cui vivevano col padrastro, prima che quest'ultimo decidesse di cacciarli via tutti perché nel frattempo aveva incontrato un’altra sposa. Così, comprato un terreno, tutti e sei condividevano fino a qualche mese fa questa baracca di lamiera con le mataquenhas, fastidiosi parassiti che si insidiano nella pelle.
Tutta la famiglia vive e studia con i soldi delle adozioni italiane e la vendita saltuaria sulla strada di spiedini di pollo, arance, tangerinas (mandarini), e amendouim (arachidi)…anche questa è maneira de aguentar (comunque di campare)!

Iniziano i lavori...


Lettera di suor Dominique
Carissimi/e,
mattone su mattone viene su la grande casa della vita e della solidarietà che grazie a voi sta arrivando a termine.


Niente male vero?! Chissà quando sarà finita eh?!
Certo le fatiche non mancano e quella maggiore é ogni giorno la caccia al cemento, che ci dà davvero un grande dolor di testa. File interminabili per pochi sacchi di cemento che vanno a ruba. A volte ti trovi già con la fattura in mano, pagata, arriva un contro ordine e il proprietario del magazzino dice che il cemento é già stato venduto, quindi si restituiscono i soldi. Roba da matti direte voi, ma lo diciamo pure noi, perché questo ci ritarda i lavori e ci fa perdere tante ore a battagliare tra un magazzino e l’altro. Ma... al di là di tutto vedere la casa che sale, sale e va verso la fine ci fa felici e contenti.
E lo si legge sui volti dell’equipa di lavoro: Jovencio, Renato, Wach, Stelio e Riccardo, il capo cantiere.


E perché non dire due paroline anche su di loro, visto che con la costruzione della casa non stiamo aiutando solo mamma Alima, i suoi figli e fratelli, ma anche questi giovani che vogliono guadagnarsi la vita lavorando.
Jovencio: é un giovane ragazzo di 22 anni. Orfano viveva con la zia, ma da un po’ di tempo si é preso una stanza in affitto e tenta di gestire la sua vita da solo. Studia e sta facendo la 10^ classe. É un ragazzo molto intelligente e riesce molto bene a scuola. Tenta di fare alcuni lavoretti per mantenersi ma... certamente la vita non é così facile. Naturalmente.... promette bene come muratore ma il sogno che custodisce Jovencio é quello di diventare medico!
Renato: é fratello di Wach e viene da un’esperienza dura di sei mesi di carcere che forse però sono state necessari a fargli chiarezza sul senso della vita. Wach mi ha supplicata di prenderlo a lavorare e dargli una nuova chance. E cosí stiamo facendo e sembra che le cose stiano andando bene. Anche Renato promette bene come muratore, anche se il suo sogno é fare l’elettricista e riprendere lo studio.
Wach: é il più piccolo della brigata e sta imparando il mestiere. Lui si dedica di più a venire con me quando bisogna fare spese, procurare cemento e caricare e scaricare materiale. Studia la notte e cerca di fare qualsiasi lavoretto per poter aiutare la mamma che é molto ammalata. Wach fa l’8^ classe e vorrebbe diventare un buon meccanico.
Stelio: é parte della famiglia beneficiaria della casa, é il fratello maggiore. É un ragazzo molto buono ed onesto sul quale si può contare. Promettente muratore ma capace fare ogni cosa, come Jovencio. Nella foto non c'è in quanto era andato a scuola. Il suo sogno per ora é arrivare a termine della casa e poter terminare i suoi studi.
Riccardo: anche lui é un giovane che fa il muratore come attività. Purtroppo da tre mesi ha scoperto di essere sieropositivo e per lui accettare la situazione non é stato facile. Ma per noi, questo é un motivo in più per aiutarlo e sostenerlo anche se, a volte le sue forze vengono meno. Ma.... una banana, un buon panino e una bibita fresca lo rimettono subito in sesto.
Quattro sorrisi, quattro vite unite dall’unico filo rosso della forza della vita che li spinge a lottare per sognare e SPERARE IN UN FUTURO MIGLIORE.
E tutto questo é possibile anche e grazie a voi.
Un saluto e un ricordo... sr. Dominique e comunità e...
alla prossima puntata!

I lavori terminano!


I ritocchi
Nel 2008, quando son tornata a Beira, ho avuto l'occasione di andare a salutare la famiglia di Alima e vedere la casa...dipinta!
Sono al lavoro nel cortile, preparano sacchettini di amendouim e ringraziano anche tutti voi per il notevole cambiamento apportato alla loro esistenza!



mercoledì 1 agosto 2007

PROGETTO BORSE DI STUDIO

Pagamento iniziale della borsa di studio in Medicina per Luis
Il corso di medicina dell’UCM (Università Cattolica del Mozambico) ha la durata di 7 anni e buona parte dei corsi, l’80%, sono in inglese, in quanto l’Universitá ha introdotto, dal suo inizio (anno 2000) il metodo del PBL.
Le tasse annuali, per ora, sono di 1.500 euro all’anno.
Luis ha giá iniziato il 1^ anno, ai primi di febbraio 2007, in quanto qui l’anno scolastico va da gennaio a novembre.


Lettera di Luis
Eu, Luis Armando, de 21 anos de idade, natural da cidade de Beira, nacionalidade moçambicana, orfão de pai e residente na cidade da Beira juntamente com a mãe e os irmaos, venho por este meio agradeçer a comunidade das irmas ursulinas e muito em particular aos ‘AMIGOS DOS CALENDÁRIOS’ por terem angariado fundos para frequentar o curso de Medicina na Universidade Catolica de Moçambique.
A todos vai o meu muito obrigado.
Este curso que agora frequento é um curso que sempre desejei frequentar, espero que continuem me ajudando, para alcançar o meu sonho e que tudo farei para conseguir bons resultados, neste desafio.

Traduzione della lettera di Luis
Io, Luis Armando, 21 anni, nato a Beira, nazionalità mozambicana, orfano di padre e residente a Beira assieme a mia madre e i miei fratelli, vengo con questo mezzo a ringraziare la comunità delle suore orsoline e in particolare gli “Amici del calendario” per aver raccolto i fondi necessari affinchè io frequentassi il corso di medicina all'Università Cattolica del Mozambico.
A tutti vada il mio grazie.
Questo corso che ora frequento è quello che ho sempre desiderato frequentare, spero che continuiate ad aiutarmi per realizzare il mio sogno e farò di tutto per conseguire buoni risultati.

Pagamemto iniziale della borsa di studio in Economia per Ana Maria
Ana maria, comunemente chiamata Masinha, frequenta il corso di Contabilitá nella facoltá di Economia dell’Universitá Cattolica del Mozambico e ha solo 17 anni.
Il corso ha la durata di 4 anni per la laurea.
Le tasse annuali, per ora, sono di 1.000 euro all’anno.
Masinha ha giá iniziato il 1^ anno nei primi di febbraio 2007, in quanto qui l’anno scolastico va da gennaio a novembre.
Masinha parla di continuare a dare il meglio di sé nel Progetto Vita, iniziativa a favore dei bambini poveri dei nostri bairros, in quanto, chi riceve una borsa di studio da noi, ha l’obbligo di partecipare a questo progetto. E’ una forma educativa perché il beneficiario di borsa di studio non impari solo a ricevere, ma anche a dare in gratuitá.


Lettera di Ana Maria
Eu, Ana Maria Jeque, venho por este meio agradeçer aos ‘AMIGOS DOS CALENDÁRIOS’ pela oportunidade que me deram de frequentar a Universidade.
Estou muito feliz e pretendo me esforçar para não decepcionar-vos.
No decorrer dos meus estudos eu vou me preparar para no futuro ajudar no desenvolvimento do meu país, vou sempre no projecto dando o melhor de mim.
Gostaria de um dia vos conhecer.
Que Deus vos ilumine sempre e continuem com este vosso coração de mãe.

Traduzione della lettera di Ana Maria
Io, Ana Maria Jeque, vengo con questo mezzo a ringraziare gli “Amici del calendario” per l'opportunità che mi avete dato di frequentare l'Università.
Sono molto felice e pretendo non deludervi.
Nel decorrere dei miei studi mi preparo ad aiutare in futuro lo sviluppo del mio paese e partecipo sempre al Progetto Vita dando il meglio di me.
Mi piacerebbe un giorno conoscervi.
Che Dio vi illumini sempre e continuiate con questo cuore di madre.

PROGETTI REALIZZATI COL CALENDARIO MOZAMBICO 2007

Dalla vendita dei 4.000 calendari Mozambico 2007 sono stati ricavati 14.000 euro suddivisi tra i seguenti progetti.

sabato 17 marzo 2007

RUA JOÃO DE BARROS 279, PALMEIRAS 1, BEIRA

Al cancello di questo indirizzo, dall'alba al tramonto, bussano instancabili numerose persone ripetendo “com licença”, finchè qualcuno non esce per ascoltare la storia che han da raccontare.
Quel qualcuno sono le Suore Orsoline che da 10 anni vivono nella comunità fondata in uno dei paesi tra i primi dieci più poveri al mondo.
Oltre che insegnare all'università di medicina ed economia, esse sono impegnate nella catechesi con i giovani e nel sostegno delle famiglie più disagiate dei bairros circostanti, attraverso adozioni italiane e vari progetti che vi descriverò.
A tenere viva l'allegria due formidabili tuttofare, il guarda Chico col figlio Castigo.
Mentre fuori dal cancello, la signora che vende i dolcetti, il pino pendente e il ragazzo dei gelati che suona il campanello del suo carretto.

giovedì 1 marzo 2007

BEIRA: VODACOM TUDOBOM!

Beira è la capitale della provincia di Sofala, una delle 11 in cui il Mozambico è suddiviso. Secondo una stima del 2008 la popolazione è di 439.264 abitanti, di cui il 30% sieropositivo.
Mentre ne percorrevo le vie mi chiedevo come deve apparire la seconda città del Mozambico nella fantasia di chi non l'ha mai vissuta.
Domanda accentuata dal fatto che, dopo averla comunque attraversata o abitata, ognuno ne riporta una diversa descrizione, prodotta dalla propria percezione.
L'impatto con quel che resta del Grande Hotel era sempre spettrale, icona incontrastata della convivenza tra forze antagoniste.


Nel passarci a fianco all'imbrunire, quando le prime lattine di petrolio individuano alcune delle migliaia di persone che la storia narra ci abitino, mi interrogavo sulle condizioni a cui l'essere umano accetta di adattarsi.
Esattamente di fronte il sole si immerge nell'orizzonte dell'oceano indiano, e la spiaggia tramanda l'essenza della lixeira (immondezzaio) in cui è trasformata.


Case in vecchio stile coloniale portoghese, decorate da archi e colonne, si alternano ai vicoli fangosi e labirintici dei bairros, i sobborghi costituenti la cosiddetta “feccia del Mozambico”, che, seppure all'alba di una lenta rinascita, reca con sé un quasi inspiegabile ma percettibile fascino.

mercoledì 28 febbraio 2007

MILANO-FRANCOFORTE-JOHANNESBURG-BEIRA

Poco tempo fa, m'è capitato di incrociare lungo il sentiero della mia cara e buffa vita, Luca, un altro viandante.

Si trattò da subito di un'inconfondibile affinità elettiva, quell'attrazione reciproca che si genera tra persone con idee e sentimenti affini.

E nello scambio che intrattenemmo, colsi appieno una frase citata nel suo libro, ma ripresa da Wolfgang J. Goethe, che fa:

Fino a che uno non si compromette c'è esitazione, possibilità di tornare indietro e sempre inefficacia. Rispetto ad ogni atto di iniziativa (e creazione) c'è solo una verità elementare, l'ignorarla uccide innumerevoli idee e splendidi piani. Nel momento in cui uno si compromette definitivamente, anche la Provvidenza si muove. Ogni sorta di cose accade per aiutare, cose che altrimenti non sarebbero mai accadute. Una corrente di eventi ha inizio dalla decisione, facendo sorgere a nostro favore ogni tipo di incidenti, imprevedibili incontri e assistenza materiale, che nessuno avrebbe sognato potessero venire in questo modo. Tutto quello che puoi fare o sognare di poter fare, incomincialo. Il coraggio ha in sé genio, potere e magia. Incomincia adesso!”.

Ecco, ogni volta che la rileggo mi vengono i brividi!

Queste righe basterebbero a riassumere il motore del mio primo viaggio in Mozambico, durato tre mesi nel 2005.

Scelto in un particolare momento di svolta e vissuto su uno sfondo di naturale magia..naturale perchè ognuno può produrla ogni qualvolta si trovi in sintonia con la propria leggenda personale.

mercoledì 3 gennaio 2007

CALENDARIO MOZAMBICO 2007

Volendo recuperare l'origine del primo calendario, posso banalmente raccontare che l'idea è nata apparentemente per caso, come le tante cose che facciamo ogni giorno.

Tornavo dal mio primo viaggio in Mozambico e cercavo un'opera originale che mi permettesse di trasmettere qui, quanto vissuto lì, mantenendo al contempo il legame stabilito col continente nero.

Fu così che il formato cartaceo assunse ben presto quantità superiori alle aspettative, dimostrandomi l'efficacia del famoso “credere per vedere”.

Con la divertente e divertita compagnia di Tuz, lo Gnomo e la Renna le prime 1.000 copie, stampate col timore che sarebbero state troppe, divennero sul finire 4.000, con due ristampe.

Sospinta dalla piena fiducia in tutti coloro che stavano e avrebbero collaborato e affascinata pure dal rischio dell'esagerazione. ;)

Imparai, o meglio mi convinsi ancor più, che è necessario credere nei propri sogni e nei propri ideali affinchè essi si realizzino.

Che la passione per quello che amiamo fare permette il compimento di cose grandi.

Ma, prima di tutto, mi accorsi che potevo contare su tante e tante persone dislocate in lontani angoli della terra, e che la vera forza del tam tam, che di porta in porta si tramanda, è più potente, pura e diretta di qualsiasi altro strumento di diffusione.