lunedì 28 marzo 2011

CORSO DI PARRUCCHIERA PER ROSA E FRANCISCA

Parrucchiere in corso

Questo primo semestre dell’anno 2011, grazie alla vendita dei calendari 2010, a fare un corso professionale sono Rosa e Francisca, che a gennaio hanno iniziato niente meno che il corso di parrucchiera e mani-piedicure.

Francy e Rosa sono ragazze madri.

Rosa è nata il 7 ottobre del 1993, orfana, vive con la sorella che ha 5 figlie e che ogni tanto perde la testa. In casa nessuno lavora e vivono di quel poco che ricevono grazie alle adozioni a distanza che sostengono questi bambini perché possano studiare a sognare un futuro migliore.

Rosa rimane incinta molto presto, all’età di 14 anni di una bellissima bambina di nome Scheila. Un amore prematuro che lascia solo l’amaro in bocca, in quanto il ragazzo quando viene a sapere che Rosa è incinta l’abbandona e se ne va a vivere ben lontano dalla situazione indesiderata.

Rosa vuole continuare i suoi studi ma la situazione famigliare e la piccola appena nata non glielo permettono.

Quando le abbiamo proposto il corso di parrucchiera è restata senza parole e gli occhi si sono inondati di lacrime dicendo: irmã = suora, voglio fare il corso ma aiutami anche a riprendere la scuola, perché senza studio non c’è futuro. E così, detto fatto, stiamo sostenendo Rosa non solo nel corso ma anche a continuare la scuola serale. Parte prestissimo al mattino da casa e quando torna verso le 17 va direttamente a scuola. Un sacrificio che sembra saper portare con responsabilità e fermezza. Ed è quello che ci auguriamo.

Francisca é la seconda di quattro figli ed è nata il 6 dicembre del 1989.

Nel 2001 muore la mamma e Francisca e i suoi fratelli vanno a vivere con la nonna, senza lavoro e con altri 5 figli sulle spalle e 2 nipoti che vivono in situazione veramente disagiata. Li aiutiamo nella costruzione della casa e sosteniamo i bambini nello studio.

Francisca come tante ragazzine della sua età si lascia andare al suo primo amore che sembra prometterle mari e monti finché non rimane incinta. Poi, pure lui sparisce dalla circolazione avendo messo in cinta contemporaneamente un’altra ragazzina, di cui la famiglia però aveva esposto denuncia.

Francisca è costretta a lasciare la scuola per poter prendersi cura del suo bambino, Federico. A fine anno 2010 viene a chiedermi se l’aiuto a riprendere la scuola. Insieme riflettiamo e vediamo più opportuno, visto la situazione familiare complessa, investire prima in un corso di formazione professionale e poi, quando avrà un lavoro potrà continuare i suoi studi. Francisca di fronte a tale proposta inaspettata ma super gradita resta contentissima e a gennaio ha iniziato con Rosa il suo corso ed è super entusiasta.

Entrambe il giorno dell’esame di ammissione erano preoccupatissime ed emozionatissime, ma grazie a Dio tutto è andato bene e ora le nostre due ragazze, in potenza parrucchiere, frequentano il loro corso dalle 8 del mattino alle 16 del pomeriggio. Niente male è?!



UNA CASA PER MANINHA E ANCHA

Una casa per Maninha e Ancha

2 giovani donne che sperano un futuro migliore e una casa che possa dare dignità e stabilità alla loro esistenza.

Ancha è sposa di Daniel e mamma di Dominique. Si scopre sieropositiva quando si trova incinta. Un giorno viene a battere alla nostra porta priva di forze in cerca di qualcuno che le possa dare una mano e la sostenga nella difficile scelta di portare avanti la gravidanza, essendosi scoperta sieropositiva.

Anima inquieta, fragile e indifesa, prende subito il cuore con la sua storia intessuta di grande sofferenza.

Dopo un recupero fisico non facile, essendo molto debilitata e non avendo ancora iniziato la cura di antivirali, le proponiamo di entrare a far parte del gruppetto ‘Mani Unite’, iniziativa a favore di donne sieropositive che attraverso lavori di artigianato tentano di auto sostenersi.

Ancha partecipa al gruppo con grande interesse, serietà, responsabilità e puntualità.

All’inizio era molto taciturna, riservata, timida, con il volto pieno di rughe che dicevano la sua angoscia profonda.

Ora è più tranquilla e rilassata e giorno dopo giorno ha recuperato il suo sorriso, la sua voglia di vivere e di pensare a un futuro migliore per lei e per la piccola Dominique, che dopo la dovuta prevenzione e le cure è ‘siero-negativa’.

Questo momento è stato atteso da Ancha con molta trepidazione perché ha sempre voluto per sua figlia il meglio, quello che la vita non ha riservato a lei.

Da tempo, Daniel (che stiamo aiutando a fare la patente per vedere se riesce a trovare un lavoro, cosa molto difficile senza uno studio o una preparazione professionale) e Ancha sognano una casa tutta per loro. Sono stanchi di vivere in condizioni veramente disumane, abitando in bunker, seminterrati, cantine o case disastrate, pagando cari affitti e facendo continuamente i salti mortali per arrivare a fine mese.

Un sogno che per le loro possibilità economiche sarà e resterà sempre irraggiungibile.


Maninha, è una giovane di 19 anni, dolcissima ragazza piena di sogni e di speranza e soprattutto desiderosa di poter continuare i suoi studi che per vari motivi economici e familiari hanno subito dei ritardi.

Maninha e il fratello José di 22 anni rimangono orfani nel 2005 quando la mamma muore di tubercolosi.

Con loro vivono i cugini Silvio di 14 anni e Joana di 18, accolti in casa dalla madre quando anch’essi sono rimasti orfani. A loro si è aggiunta la piccola Chiara di 4 anni, figlia di Joana.

Maninha lavora nel progetto Mani Unite non perché sieropositiva, ma per dare una mano a prendersi cura dei suoi fratelli e poter continuare i loro studi.

Maninha é una ragazza molto posata, direi cresciuta per la sua giovane età. E’ vivace, sempre disponibile e capace di prendersi cura con serietà e responsabilità di tutta la famigliola, di cui ne è lei la principale responsabile.

Dal 2007 tutta la truppa vive nel ‘LAR DOMINIQUE’, una casa famiglia che li accoglie. Mamma Casilda, la proprietaria del Lar Dominique, come loro stessi hanno voluto chiamare la casa, li ha presi con sé come gesto di riconoscenza nei nostri confronti, avendola aiutata a portare a termine la sua casa, dopo essere stata abbandonata dal marito e lasciata con 5 figlie.

Da tempo nel cuore di Maninha e i suoi fratelli, perché è così che si sentono, c'è un sogno: una casa che possano sentire loro e dove sentirsi famiglia. Anche per loro un sogno che senza il nostro aiuto mai potrà trovare realizzazione.

Due storie, volti di giovani donne, accomunate da un sogno: una casa che possa dare dignità al proprio vivere; che riunite sotto lo stesso tetto con i loro cari le faccia sentire a casa propria; che dia loro stabilità e non le faccia sentire sempre nomadi e mendicanti; che le faccia sentire famiglia per ridare senso e scopo alla vita e ai loro sogni che sembrano fuggire, come sabbia tra le mani.

E allora insieme, qui e lì , ‘diamo ali alla vita e ai sogni di Maninha e Ancha perché il loro sorriso non appassisca ma continui a splendere pur tra le avversità che la vita ha riservato in questa terra d’Africa.


Foto di Maninha

Foto di Ancha

PROGETTI REALIZZATI COL CALENDARIO MOZAMBICO 2011

Con la vendita dei 4.000 calendari Mozambico 2011 sono stati raccolti 19.000 euro che andranno in parte a sostenere il progetto "Una casa per Maninha e Ancha"